L’ansia disfunzionale può colpire sia gli adulti che i bambini; esiste infatti un tipo di ansia, definita ansia di prestazione, che si configura come un vero e proprio disturbo del periodo infantile. La caratteristica principale del disturbo è l’ansia eccessiva manifestata dal bambino quando si deve separare da qualcuno della famiglia a cui è profondamente legato. Tale stato di ansia si manifesta ogniqualvolta il bambino viene lasciato solo, causando paure irrealistiche e persistenti riguardo al verificarsi di eventi catastrofici che lo possano separare per sempre dai genitori. Il bambino non può essere lasciato solo neppure per pochi istanti
ANSIA DI TRATTO E ANSIA DI STATO
L’ansia non si manifesta come un fenomeno unitario, ovvero è possibile rilevare due diverse tipologie di ansia, che sono rispettivamente l’ansia di tratto e l’ansia di stato.
Ansia di tratto:
Questa tipologia di ansia si caratterizza come un elemento relativamente stabile della personalità. Chi possiede un tratto di ansia manifesta un atteggiamento comportamentale il quale rispecchia la modalità con cui egli tende a percepire come pericolosi o minacciosi determinati stimoli e situazioni ambientali. In pratica lo stile percettivo di tipo ansioso della persona si estende anche agli altri ambiti della sua esperienza di vita, diventando a tutti gli effetti una caratteristica di personalità.
Coloro che mostrano un tratto di ansia più sviluppato manifestano una reattività maggiore ad un grande numero di stimoli; insomma reagiscono con preoccupazione anche in quelle situazioni che non rappresentano una fonte di minaccia per la maggior parte degli individui. Queste persone hanno una probabilità maggiore di presentare ansia di stato in circostanze a basso potenziale ansiogeno, come per esempio le normali attività quotidiane, o di sperimentare livelli più elevati di ansia di stato in presenza di stimoli ansiogeni.
Ansia di stato:
L’ansia di stato si manifesta come una interruzione del continuum emozionale, cioè provoca una rottura nell’equilibrio emotivo della persona; si esprime per mezzo di una sensazione soggettiva di tensione, preoccupazione, inquietudine, nervosismo, reattività. Risulta associata ad una attivazione del sistema nervoso autonomo, il quale provoca una serie di attivazioni fisiologiche. Elevati livelli di ansia di stato risultano particolarmente spiacevoli, disturbanti e addirittura dolorosi, al punto di indurre la persona a mettere in atto dei meccanismi comportamentali di adattamento finalizzati a porre fine a queste sensazioni. Tuttavia questi meccanismi possono non raggiungere lo scopo, lasciando spazio ad altri comportamenti, questa volta di tipo maladattivo, che portano all’effetto opposto, ovvero all’aumento ulteriore dell’ansia, avviando una circolo vizioso di tipo patologico.