COMPONENTI DELL’ANSIA

L’ansia è costituita da tre diverse componenti:

  • Componente comportamentale la quale, come visto in precedenza, viene attivata con la finalità di reagire alla situazione e ristabilire le condizioni ottimali di benessere. Le possibilità sono due: affrontare di petto il problema che si è presentato oppure evitarlo. Nel primo caso, se per esempio si manifesta una situazione inaspettata per la quale si è impreparati, si reagisce analizzando il problema e preparando una soluzione adeguata. Nel caso dell’evitamento invece si tende a rimandare il problema, ottenendo un senso di sollievo immediato, per poi lasciare posto ai sensi di colpa e lesioni dell’autostima, aumentando il rischio che questo genere di situazione si ripresenti in futuro come per l’effetto di una abitudine.
  • Componente cognitiva rappresentata da una serie di processi mentali volti a valutare se stessi e la situazione in cui ci si trova. Tra questi:
    • il fatto di concentrarsi esclusivamente sugli aspetti percepiti come maggiormente minacciosi;
    • valutare in modo irrealistico e irrazionale la realtà, per esempio considerare il giudizio circa la riuscita o meno di un compito come un giudizio globale sulla persona (“se non riesco a fare questo sono un incapace.“);
    • l’autosvalutazione, per esempio pensare di non essere in grado si svolgere un determinato compito, di non essere all’altezza, di non potercela fare;
    • la catastrofizzazione, ovvero sopravvalutare la situazione esterna fino al punto di convincersi che è qualcosa di incontrollabile e sentirsi sopraffatto da essa come di fronte ad un cataclisma;
    • il perfezionismo, ovvero la tendenza a rimandare continuamente la decisione di affrontare un compito, un problema o la valutazione da parte di altri fino a quando non ci si ritiene perfettamente preparati.
  • Una base fisiologicache prepara e predispone l’organismo all’azione. Le principali modificazioni fisiologiche sono:
      • l’aumento della tensione muscolare con conseguente potenziamento dell’afflusso sanguigno ai muscoli (per poter reagire prontamente con la fuga o l’attacco in caso di necessità);
      • la tachicardia in cui l’accelerazione dei battiti del cuore risulta percepibile ed è finalizzata a pompare una maggiore quantità di sangue alle parti dell’organismo che vengono attivate. Aumento della pressione sanguigna;
      • l’iperventilazione, cioè l’aumento della frequenza respiratoria al di fuori del controllo della persona, che può portare a provare un senso di vertigine e nei casi più gravi ad un annebbiamento della vista e progressiva diminuzione della capacità di comprensione;
      • l’aumento della sensibilità dell’organismo agli agenti esterni, per esempio maggiore dilatazione delle pupille e sensibilità al dolore

    FONTE: http://www.nienteansia.it/ansia-e-stress/

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